Esattamente 11 anni fa, il 6 gennaio del 2013, il Taloro Gavoi di mister Ivan Cirinà batteva la blasonata Olbia conquistando momentaneamente la vetta nel campionato di Eccellenza. Ieri come oggi e da 23 stagioni, stiamo parlando di un miracolo sportivo che fa bene a tutto il movimento del calcio dilettanti regionale. Da un piccolo paese del nuorese arriva l’esempio di una capacità societaria fuori dal comune e una organizzazione seria fatta da persone competenti. Un miracolo che va avanti sotto la guida del giovane presidente Mathias Urru a cui vanno i complimenti e gli auguri. ( S.C)
Ecco la cronaca di quella gara del collega dell’Unione Sarda Fabio Ledda.
TALORO: Fadda, Satta, Frau (24′ st Melis), Pinna, Silvetti, Gutierrez, Cherchi (37′ st Noli), Mura (14′ st L. Piras), Canessini, Piredda, Mele. A disposizione: Cottu, Deiana, Brundu, M. Piras. Allenatore: Cirinà.
OLBIA: Manis, Piccinnu (1′ st Budroni), Malesa (34′ st Lartey), Varrucciu, Melino, Piras, Pala (20′ st Siazzu), Di Gennaro, Pozzebon, Tedde, Aloia. A disposizione: Melis, Spanu, Capuano, Canu. Allenatore: Giorico.
ARBITRO: Nehrir di Cagliari.
RETI: 4′ Aloia, 15′ Canessini, 34′ Di Gennaro, 40′ Cherchi, 12′ st Pinna, 34′ st Mele.
Il 2013 saluta la nuova regina dell’Eccellenza, il Taloro Gavoi, che vince meritatamente 4 a 2 lo scontro diretto contro l’Olbia strappandole il primato solitario in classifica. È stata la vittoria dell’impegno e dell’abnegazione: la squadra di Cirinà è stata per due volte capace di rispondere nel primo tempo al vantaggio ospite per poi nella ripresa ritrovare affondare con i colpi del ko grazie al suo uomo migliore Alessandro Cherchi. L’Olbia ha pagato qualche assenza pesante come La Rosa, Mulas, Loddo, Loi e Spigno (solo in panchina Capuano, Lartey e Siazzu).
I due tecnici non fanno barricate, Giorico si presenta con un 4-2-3-1 che prevede Varrucciu e Melino centrali di difesa, Piccinu e Malesa esterni, a centrocampo Di Gennaro e Piras sono i motorini mentre Tedde a sinistra Aloia a destra con Pala dietro a Pozzebon hanno il compito di pungere. Cirinà risponde quasi con un modulo speculare, Satta, Gutierrez, Silvetti e Frau in difesa, Pinna e Piredda a centrocampo, mentre Cherci Mele e Mura fanno i trequartisti dietro a l’unica punta Canessini.
Dopo 3′ Piredda con un calcio piazzato dai trenta metri ma la palla esce di un soffio. Nell’azione successiva l’Olbia passa in vantaggio. Aloia si libera di Frau e conclude con un diagonale che Fadda non riesca a trattenere, la palla si infila piano piano in rete. I gavoesi accusano il colpo, vanno in affanno sulla sinistra dove Aloia al 12′ coglie il palo. Scampato il pericolo il Taloro comincia a crescere insieme al suo uomo più pericoloso, Cherchi. E proprio da un suo affondo sulla sinistra al 15′ nasce pareggio di Canessini che di testa fulmina Manis. Il Taloro ritrova la sicurezza, 1′ dopo Canessini ci riprova, sull’altro fronte Tedde spreca.L’Olbia trova il 2 a 1 con una punizione di Di Gennaro. Al 40′ il Taloro fa 2 a 2 con una magia di Cherchi che da posizione defilata su punizione trova l’incrocio. Nel finale ancora una punizione di Cherchi è fermata da un braccio in area, rigore netto che l’arbitro non fischia.
Nella ripresa al 12′ Cherchi inventa per Pinna che con un diagonale fa esplodere il Maristiai. Il Taloro si chiude in protezione del vantaggio, l’Olbia ci prova con Di Gennaro (13′ e 17′) Aloia (19′) impegna Fadda, strepitoso al 28′ Fadda a deviare sul palo il tiro al volo di Budroni. Al 34′ il capitano Mele su un altro assist di Cherchi chiude la partita (4-2).