Lo sport dilettantistico in Sardegna

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Atletica, Enrica Vidali del Guilcier Team terza classificata F 60/ 70 a Pavia nella Broni-Cigognola di corsa in montagna.

Servizio di Michele Licheri

Il primo novembre o Tutti i Santi potrebbe essere un giorno da dedicare al riposo o -da buon cristiano- alla preghiera. Gli atleti del Guilcier Team La Città, a parte una leggera sgambatina mattutina, hanno riposato. Non hanno gareggiato. Ad eccezione di Enrica Vidali che, trovandosi in provincia di Pavia nella sua terra natale, invece ha deciso di competere nella Broni-Cigognola -Memorial Massimo Lorè– valida come campionato provinciale di corsa in montagna.

Che dire? Che l’impegno scelto non era dei più semplici:  percorso duro -un solo chilometro di pianura, giusto l’abbrivio!- concorrenza spietata, difficoltà accresciute anche in virtù della suddivisione delle categorie Master, divise ogni dieci anni e non cinque come avviene in Sardegna e nel regolamento nazionale. Per cui la nostra atleta ha dovuto lottare per un posto sul podio tra le MF 60 e 70, duramente.  E lotta è stata; su per la salita di sette chilometri, tra colli di vigneti ed orizzonti appenninici di rara bellezza; ascesi e catarsi allo stesso tempo, per i tornanti che dalla cittadina di Broni -terra di vini e di risotti prelibati- porta al colle di Cigognola dove era posto il traguardo, davanti al monumento dei caduti partigiani sito nel Parco delle Rimembranze, prossimo al castello del XIII secolo, un tempo sotto la protezione dai Signori di Milano.

La manifestazione, organizzata superbamente dalla Running Oltre Po, ha goduto di una partecipazione notevole e di una solare giornata più incline alla primavera inoltrata, che all’autunno di novembre, solitamente cupo e grigio e caratterizzato da spesse nebbie, da queste parti. Il sole a cornice della corsa è stato gradito, vuoi per l’inconscia produzione endorfinica, vuoi per la gratuita produzione di calcitonina stimolata dall’esercizio e dalla sintesi della vitamina D.

La folla festante che animava la non competitiva organizzata dall’AVIS seguiva a ruota degli infaticabili competitori con ben altro spirito: importante era arrivare e motivare i potenziali donatori di sangue, nonché giungere in tempo utile per poter fruire dei ristori così ben forniti di bevande, frutta e ben sette varietà di torte (una per chilometro corso).  Questo delle torte al ristoro è un particolare che ricorda Il Giro Podistico Del Guilcier. Dopo vent’anni e passa c’è ancora chi,  tra gli atleti, oltre che il percorso ostico della gara, non ha dimenticato le crostate del ristoro. 

Impeccabili le premiazioni: tutte in natura (prodotti del posto), sia per i singoli atleti, sia per le società. Che dire, nonostante la fatica dell’ascesa, attraverso un gesto antico e primordiale che predispone alla libertà e alla scoperta di se stessi, gli atleti in corsa, pur nella foga agonistica hanno potuto comunque arricchirsi della diversità/differenza dei partecipanti, anche degli avversari. E là, un po’ più a nord di Ghilarza, col terzo posto Broni-Cigognola di Enrica Vidali, in provincia di Pavia sanno anche di noi del Guilcier.   

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