Nel calcio regionale, non ci sono solo gli allenatori già affermati ma anche dei giovani tecnici qualificati che stanno cercando di inserirsi in un mondo non facile. Ne parliamo con uno di loro Filippo Melis nato a Cagliari, 27 anni, allenatore UEFA B. Un amante del calcio in tutte quelle che sono le sue sfaccettature.
Filippo ci vuoi dire perchè sei diventato allenatore?
Sono un ex giocatore che ha militato tutta la breve carriera in un’ unica squadra, dico breve perché a seguito di diversi infortuni ho deciso di smettere prima del previsto per inseguire il sogno che ho fin da bambino, ovverosia quello di diventare un giorno allenatore ad alti livelli.
Che qualità senti di avere per puntare in alto?
Sono un ragazzo ambizioso che punta sempre più in alto, studio guardo e ascolto tutti i giorni calcio, sono una persona che vuole fare della propria passione un lavoro. Purtroppo penso che i giovani (allenatori e calciatori) in Italia come in Sardegna abbiano delle difficoltà maggiori rispetto ad altri paesi, probabilmente per mancanza di fiducia e coraggio e questo ci penalizza molto.
Da dove vorresti iniziare?
Vorrei iniziare ad allenare e il mio obiettivo è quello di iniziare in prime squadre, perché mi sono reso conto che la mia ambizione è più importante della crescita e dello sviluppo del ragazzo, e come ha detto Daniele de Rossi, se ti rendi conto di questo non puoi allenare i ragazzi.