Lo sport dilettantistico in Sardegna

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Calcio giovanile, ottimo bilancio per la Marmilla Cup: grande festa di sport con 60 squadre e 800 mini atleti

Cinque giorni di gare dal lunedì al venerdì con i risultati  che però erano  l’ultimo dei pensieri per gli gli  organizzatori dell’ A.C. Ales che possono ritenersi giustamente   soddisfatti È stata infatti  la solita grande festa di aggregazione, il torneo  per mini calciatori  “Marmilla Cup” che ad Ales da poco concluso e che ha  ha visto presenti circa 800 atleti con   60 squadre in rappresentanza di  ben 27 società. 

L’evento  ha riempito in quattro giorni le tribune  con circa 3000 spettatori  per una  manifestazione che aveva principalmente finalità educativa. Ne è convinto Damiano Cadoni, responsabile della  Ales Accademy e allenatore degli esordienti. Società e scuola calcio sono  nate nel 2021 per offrire uno spazio importante di crescita dei più giovani. “ Attraverso   il pallone – spiega Cadoni-   cerchiamo di trasmettere i sani valori dello sport come lealtà, rispetto, regole, disciplina, impegno, sacrificio, inclusione. Noi crediamo che i ragazzi d’oggi abbiamo bisogno di più giornate così per star bene ed essere felici”.

Dalla categoria piccoli amici ai Giovanissimi si sono confrontati bambini e ragazzi di Ales,  Isili, Santa Giusta, Guspini, oristano, Nuoro, Barumini, Arbus,  Senorbì. Durante il torneo spazio anche al  Memorial  “Diego Sannia” e  una giornata di calcio femminile. Spazio anche per i più grandi con il calcio a 7 per tutti “generazioni a confronto” dai 15 ai 99 anni.   

L’ AC Ales Academy ora guarda avanti, considerato che sono  le  ultime partite prima di iniziare i lavori del  campo sintetico che la società spera dia un  ulteriore slancio. Intanto, programmando il futuro    si sta già allestendo anche la categoria Allievi che era l’unica che ci mancava”.

Dal punto di vista operativo – sottolinea Damiano Cadoni-  stiamo facendo sistemare grazie alla disponibilità del sindaco Pilloni e della vice Frau il campo di Curcuris  per avere una alternativa e comunque  riportare un po’ di sport anche nei piccoli centri”.

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