Lo sport dilettantistico in Sardegna

Lo sport dilettantistico in Sardegna

Eccellenza, ci sono i primi verdetti: retrocessioni matematiche di Villacidrese e S. Elena, bagarre in zona play off e per la salvezza

IL PUNTO DOPO LA 32° GIORNATA A CURA DI STEFANO PIRAS

Terz’ultima giornata di Eccellenza assolutamente emozionante, con verdetti e colpi di scena incredibili, che rendono gli ultimi 180 minuti assolutamente da non perdere. Intanto, i verdetti:
Villacidrese e Sant’Elena retrocedono ufficialmente in Promozione; fatali le sconfitte contro Li Punti
e Ossese, rispettivamente. La partita dei quartesi è incredibile, con la sconfitta che matura solo nei
minuti finali di gara.

Ed è il finale di gara dolcissimo per il Carbonia, che batte in rimonta il San Teodoro mantenendosi in scia di Calangianus e Tharros, che vincono le rispettive gare: gli oristanesi hanno la meglio sul Bari Sardo, mentre il Calangianus batte ancora il Tempio nel derby di Gallura e mette in difficoltà i Galletti, che perdono l’imbattibilità casalinga e mettono a rischio i playoff. Infatti un solo punto separa Tempio da Ferrini e Ghilarza, che vincono in trasferta a Bosa e Gavoi. Chi perde l’imbattibilità casalinga è anche l’Ilvamaddalena, che cade sotto i colpi del Villasimius, terzo in classifica.

Come detto nell’introduzione, è una giornata talmente piena di colpi di scena che è difficile fare
ordine, ma ci proviamo. Partendo dalle certezze, ovvero le retrocessioni matematiche di
Villacidrese e Sant’Elena, che salutano la compagnia scendendo in Promozione. La Villacidrese
crolla contro il Li Punti, perdendo 4-0 una partita cominciata come peggio non si poteva: pronti via,
al 5’ di gioco vantaggio sassarese con Spano. Al 10’ è raddoppio ad opera del 2005 Tugulu. Partita
indirizzata per il Li Punti, che triplica con Olmetto al 44’ del primo tempo. Nella ripresa arriva anche
il quarto gol, ancora di Tugulu, che fissa il risultato sul 4-0 finale. Li Punti che sale a quota 41 ma
deve ancora aspettare una domenica per poter festeggiare la salvezza.

L’altra super delusa di giornata è il Sant’Elena, che perde unagara pazzesca 4-3 contro l’Ossese. Partita che sembra in controllo totale per i bianconeri, che entrano con il piglio giusto e colpiscono alla prima occasione. All’11’ di gioco è Tanda che si inserisce in area e batte Celli dopo una respinta su tiro di Bah.
L’Ossese controlla il gioco, il Sant’Elena si fa vedere nel primo tempo solo alla mezz’ora, ma Cherchi è bravo a respingere. La partita si infiamma dalla mezz’ora del secondo tempo. I quartesi pareggiano infatti la gara al 28’ con il 2005 Saba, entrato nella ripresa, che mette in rete un pallone messo in mezzo da sinistra e batte Cherchi. La reazione degli ospiti è veemente e bastano 2 minuti per riportarsi in vantaggio con Ongania, entrato anche lui nella ripresa, che su calcio di punizione è abile ad anticipare tutti e colpire indisturbato di testa. L’Ossese prova l’allungo al 37’: Vita viene atterrato in area, è rigore per l’arbitro; sul dischetto Oggiano è freddo e spiazza il portiere. Sembra una partita chiusa ma il Sant’Elena ha sette vite: ancora Saba va in rete al 40’ su una mischia che risolve positivamente. Il gol aumenta le speranze dei padroni di casa, che al secondo minuto di recupero pareggia, ancora con Saba: incredibile tripletta per l’attaccante, che ancora sfrutta il lavoro sulla sinistra dei compagni e di testa batte per la terza volta il portiere ospite. Sembra finita, ma al 49’ gli ospiti tornano ancora in vantaggio, con Mudadu: il classe 2004
raccoglie al limite la palla ribattuta in area e con un tiro forte e centrale segna il gol vittoria. Retrocessione per il Sant’Elena, certezza di giocare i playoff per l’Ossese, che in queste ultime due partite dovrà difendere il secondo posto per giocare la semifinale playoff in casa.


E’ stata anche la giornata delle prime volte: il Tempio cade per la prima volta in casa contro il Calangianus, che bissa il successo dell’andata con lo stesso risultato di 1-0 e conquistando 3 punti importantissimi per la propria classifica. Il gol all’87’ di Camara è decisivo, con il Tempio che pure ci ha provato, in particolare nella prima frazione. Sconfitta che brucia sia perché arrivata nel derby di Gallura, ma anche perché il Tempio non può dormire sonni tranquilli: scivola infatti al quarto posto, scavalcata dal Villasimius, corsaro allo Zichina di La Maddalena. I sarrabesi sono i primi a violare lo stadio dell’Isola, infliggendo la prima sconfitta tra le mura amiche all’Ilvamaddalena. La capolista cade per la seconda volta di fila, perdendo 2-0, recriminando per le occasioni buttate al vento, mentre gli ospiti sono più cinici, e sbloccano il risultato con Camba a fine primo tempo, su calcio di rigore. Nella ripresa è ancora il Villasimius a segnare, con un perfetto calcio piazzato di Manca, con palla all’incrocio imparabile per Sordini. Gli ospiti potrebbero triplicare ancora su rigore, ma Camba si fa ipnotizzare da Sordini.

Terzo posto conquistato con merito dal Villasimius, che non può ancora festeggiare il traguardo perché Ferrini e Ghilarza compiono il loro lavoro, vincendo le rispettive gare contro Bosa e Taloro. I cagliaritani si sbarazzano del Bosa in trasferta con un secco 5-0 che non lascia molto spazio a interpretazioni. I gol di Podda, Usai, Aresu, Scioni e Pusceddu regalano la vittoria alla Ferrini, che sale a quota 50 punti e continua la corsa all’ultimo posto utile per i playoff. Sconfitta tremenda per il Bosa, che ora è terz’ultimo e a questo punto deve sperare anche nelle sconfitte avversarie per mantenere vive le speranze.

Il Ghilarza batte a domicilio il Taloro Gavoi e si mantiene attaccata al treno playoff. Il risultato è di 2-1 per i giallorossi, che devono rincorrere gli avversari che passano in vantaggio con Secchi; il gol di Pinna e il rigore siglato da Caddeo regalano altri 3 punti importanti per la corsa alla post-season, mentre il Taloro non può ancora dirsi pienamente salvo.

Anche la Tharros deve continuare a macinare punti, perché fa il suo dovere regolando 2-0 il Bari
Sardo, ma è ancorata in zona playout, al quint’ultimo posto. Prima Andrea Sanna e poi il capitano
Boi regolano gli ogliastrini, che salvandosi la giornata precedente sono arrivati scarichi a questa
gara. Gli oristanesi invece devono ancora attendere le ultime 2 partite per sapere il loro destino,
con una lotta playout che può ancora riservare delle sorprese. Infatti, il San Teodoro cade contro il
Carbonia ed è a soli 2 punti sopra la zona rossa. Il risultato di 2-1 premia la caparbietà dei
minerari, che passano in svantaggio nel primo tempo con il gol del solito Mulas, al 35’ minuto. La
risposta locale non si fa attendere ed è Porcheddu a pareggiare, al 47’, in pieno recupero. Nella
ripresa il Carbonia attacca per cercare il gol vittoria, arriva all’87’ l’episodio che può cambiare la
gara: Melis commette fallo da rigore con conseguente rosso, ma Cordoba si fa ipnotizzare dal neo
entrato Deiana. Al minuto 93’ arriva il vantaggio definitivo: è infatti Wojcik a mettere dentro su
respinta difensiva e regalare tre preziosi punti per la classifica e il morale.

Foto di copertina Mattia Caddeo attaccante del Ghilarza autore del gol vittoria a Gavoi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

L'articolo ti è piaciuto? Condividilo sui social con un click!
Facebook
Twitter
Ultime News