Ci sono partite che si possono vincere, ci sono partite che si possono perdere, non possono esserci partite che non vanno giocate. E’ questo lo spirito giallorosso che da sempre ha caratterizzato la storia dell’Asd Macomer calcio e proprio per questo viene difficile commentare la sconfitta che ieri abbiamo rimediato nella trasferta di Thiesi.
Neanche l’essere passati in vantaggio ci ha fatto scattare quella scintilla capace di chiudere la partita e abbiamo rianimato un avversario assolutamente alla nostra portata con un atteggiamento che non rispecchia affatto le qualità tecniche e morali del gruppo squadra e della società. Quella di ieri è stata una partita che non abbiamo giocato! La crisi che stiamo vivendo non è tanto tecnica e di classifica, ma proprio di approccio mentale alla stagione che stiamo affrontando. Capaci di giocare alla pari (o addirittura meglio) con squadre che si sono palesemente attrezzate per tentare il salto di categoria, perdiamo ciclicamente la nostra identità nelle gare che sono più alla nostra portata.
Se è comprensibile alternare anche all’interno della stessa gara buone trame di gioco ad amnesie tecniche e tattiche che ci hanno impedito di raccogliere punti importanti a inizio stagione, non è possibile giocare come si è fatto ieri a Thiesi o nella trasferta di Silanus. La squadra che ogni settimana fatica sul campo e prepara le gare non è quella di Silanus e Thiesi. E’ urgente un cambio di mentalità e di approccio, la necessità di ritrovare sul campo ciò che siamo e che vogliamo essere. Lo richiede lo spirito che ha animato la preparazione della stagione in corso e che sta animando le iniziative del centenario giallorosso.
Dobbiamo entrare in campo con quello spirito che ci consenta di esprimere al meglio lo sforzo che tutti, tecnico, giocatori e dirigenti, abbiamo messo in campo in un anno che deve avvicinare il nostro progetto sportivo a quei valori e quei livelli che sono tipici della storia giallorossa. Domenica prossima ci proveremo contro la San Marco Cabras. Si potrà vincere, si potrà perdere o pareggiare, ma di sicuro abbiamo il dovere di giocarcela fino in fondo.
Paolo Benevole
