Voglio raccontare la storia di un ragazzo, (non più giovanissimo), ma dal cuore grande e dall’incredibile passione per il calcio, in particolare per la squadra del suo paese: l’Ussana Calcio. Ringrazio sinceramente la mamma di Manuele per avermi dato il permesso di raccontare questa bella e significativa storia sportiva del suo amato figliolo.
Ho conosciuto Manuele quando era ancora un ragazzino, e da allora ha sempre respirato l’aria del calcio. Non si è mai trattato solo di un gioco per lui, ma di un legame profondo, una sorta di vocazione che ha portato avanti con determinazione e amore. Manuele ha seguito le orme di Tziu Ignazio Piras, una figura storica per l’Ussana Calcio, impegnandosi con passione in ruoli fondamentali come il controllo degli spogliatoi, l’accensione dei fari, la pulizia e tutte le necessità che riguardano il buon funzionamento della squadra all’interno dello spogliatoio.
Nonostante non fosse mai il protagonista in campo, Manuele ha sempre ricoperto un ruolo da “appassionato speciale”, uno di quelli che, con discrezione e grande cuore, tiene insieme tutto. Ogni volta che c’era bisogno di qualcosa, tutti i ragazzi sapevano che potevano contare su di lui. Il suo sorriso sbarazzino e il suo spirito disponibile non hanno mai fatto mancare la sua presenza. E lo ha fatto sempre in modo gratuito, senza chiedere nulla in cambio, se non la soddisfazione di vedere la sua squadra crescere.
Manuele, questo è un omaggio a te, alla tua dedizione, al tuo impegno e all’amore incondizionato che hai sempre dimostrato nei confronti della squadra dell’Ussana
Siamo in tanti a riconoscere il valore che porti alla nostra comunità calcistica. Grazie per essere sempre presente, grazie per il tuo spirito generoso, per la tua umiltà e per l’esempio che dai a tutti noi. Sei una parte fondamentale di questa squadra, anche senza esserlo sul campo.
A Manuele, un ragazzo che ha fatto della passione la sua forza.
Antonio Mura
Nella foto di copertina Emanuele Mura con la mamma.
