Tutte le novità dal nostro esperto di motori Luca Ruggero
Dopo un anno dal grande annuncio, esce oggi il nuovo simulatore ufficiale di WRC. La grande notizia pre-lancio fu quella del tanto atteso passaggio di consegne da Nacon a Codemasters. Nacon ha per anni portato avanti le edizioni del simulatore ufficiale della WRC, che gode di diritti sui nomi e sui tracciati ufficiali del campionato del mondo rally, e nonostante questo non ha mai convinto il pubblico sulle caratteristiche di guida, al punto da essere sempre considerato un gioco e non un simulatore.
Dall’altra parte, Codemaster ha portato avanti il progetto di simulazione dall’origine del famoso gioco Colin McRae Rally portandolo all’apice della performance nel 2019, con il lancio di Dirt 2.0, differenziandosi per la sensazione di guida delle auto da rally su tutte le superfici dei tracciati rally del mondo.
Il lancio di WRC è avvenuto oggi 3 Novembre 2023 ma abbiamo già le prime impressioni dei
ragazzi della WAC Arena SimRacing di Olbia, che hanno avuto accesso alla licenza dal 31 ottobre e hanno effettuato i primi test. Le aspettative prima del test erano svariate: chi si aspettava la vera svolta, con tracciati veri e fisica avanzata del simulatore e chi aveva aspettative molto basse, considerando che per ottenere le performance tanto attese si richiede molto più tempo.
Ecco le novità che sono state apprezzate: Per coloro che conoscono DIRT 2.0, l’interfaccia WRC risulta molto intuibile, in quanto similare al simulatore Codemasters 2019, in chiave più moderna. La grafica sull’onboard delle auto è molto fluida, il che è sempre una cosa piacevole.
Piacciono molto le note del navigatore, finalmente tradotte e applicate per lingua e non standardizzate all’inglese. Per i principianti, è disponibile anche la versione semplificata, come curva semplice, media o difficile. La lunghezza delle prove è la grande novità . Parliamo di prove speciali da oltre 30km e chi vorrà affrontarle dev’essere pronto a guidare intensamente per almeno 16 minuti!
Cosa non è piaciuto per ora? Diciamo per ora, perchè trattandosi di un nuovo simulatore, possiamo e vogliamo aspettarci aggiornamenti. Detto questo, il sound onboard risulta relativamente basso e poco coinvolgente al momento, bisogna diminuire il volume del navigatore ma è comunque un sound spento, soprattutto in fase di scalata di marce e rilascio accelerazione. Ecco il punto sull’elemento fondamentale, ovvero la fisica del simulatore; con l’ausilio di piloti che hanno esperienze con alcune delle auto, sono state testate le auto di tutte le categorie.
Le auto più apprezzate sinora e anche riconducibili alla realtà sono state le nuove Rally 4,come la Peugeot 208 e Rally 3, Ford Fiesta. Entrambe le simulazioni sono interessanti, valide per gli allenamenti dei piloti in futuro. Le auto moderne come WRC2 e Rally 1 invece sono assolutamente e migliorate rispetto al WRC Generations (versione 2022 sviluppata da Nacon) ma si percepisce una palese facilità nel loro utilizzo, che distacca molto l’esperienza digitale dalla realtà . In altre parole, sembra che le auto che vediamo nei rally, guidate dagli eroi del momento, possano essere condotte un po’ da tutti e sin dai primi minuti di utilizzo.
In conclusione, è sicuramente stato percepito il cambiamento da Nacon a Codemaster ed è sicuramente un buon inizio per EA Sports. A parere dei ragazzi di WAC, il risultato tanto aspettato non è ancora avvenuto, ovvero WRC 2023 non supera la prestazione di Dirt 2.0 (2019) e saranno necessari degli aggiornamenti importanti, come il grip dinamico, al momento assente su tutte le superfici.
(Per Grip dinamico si intende il cambio di aderenza in una superficie che al suo interno ha
elementi che causano la perdita di aderenza, come foglie o lastre di ghiaccio sull’alsfalto).
La domanda che tutti si stanno facendo è: sarà WRC 2023 il simulatore che stavamo tutti
aspettando o dobbiamo attendere WRC 2024?
