Lo sport dilettantistico in Sardegna

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Nell’anno del centenario la retrocessione fa male, ma il Macomer guarda subito al futuro puntando molto sui giovani

Ospitiamo una analisi della società giallorossa al termine della sfortunata stagione appena conclusa con la retrocessione in Seconda Categoria.

“La stagione del centenario che tante soddisfazioni ci ha dato in termini di partecipazione e affetto da parte del pubblico a tutte le iniziative che l’𝐀𝐬𝐝 𝐌𝐚𝐜𝐨𝐦𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 ha proposto per festeggiare il suo secolo di vita, si è conclusa sportivamente con una 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞.

Un risultato che nessuno di noi avrebbe mai voluto accadesse, che riteniamo ingiusto, ma con il quale dobbiamo fare e faremo i conti. Sappiamo che avremmo meritato un finale di stagione diverso, ma continuare a ripetercelo è totalmente inutile. Nel fare un bilancio dell’annata agonistica appena conclusa, la perdita della 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 e il ritorno in 𝐒𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚, rappresenta un fallimento, ma non possiamo limitarci a questo giudizio.

Numerosissimi sono stati gli aspetti positivi di una stagione intensa e complicata. Primo fra tutti l’affetto dei tifosi che è cresciuto durante l’anno fino alla grande dimostrazione di vicinanza espressa durante le gare dei 𝐩𝐥𝐚𝐲 𝐨𝐮𝐭 contro la 𝐁𝐢𝐭𝐭𝐞𝐬𝐞. Per questo vorremmo ringraziare tutti quelli che, in questi difficili mesi, ci hanno sostenuto come sempre più raramente si vede nei campi del calcio dilettantistico.

Un altro elemento di soddisfazione è rappresentato dalla crescita visibile, costante e positiva dell’intero 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐆𝐢𝐚𝐥𝐥𝐨𝐫𝐨𝐬𝐬𝐨 che per la prima volta da quando è stato ricostituito, con l’esordio della 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐀𝐥𝐥𝐢𝐞𝐯𝐢, ha potuto contare su tutte le 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐢. Un risultato che ci sta portando a ragionare seriamente sull’opportunità di costituire una 𝐒𝐜𝐮𝐨𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 che in maniera ancora più efficace potrà garantire un percorso di educazione sportiva ai nostri bambini e ragazzi la cui crescita rappresenta l’obiettivo principale del nostro impegno societario. Il bilancio di fine stagione coincide anche con la riflessione che facciamo del periodo di 8 anni che portano la firma dell’attuale gruppo dirigente che acquisì il controllo dell’Asd in un momento talmente difficile per il 𝐌𝐚𝐜𝐨𝐦𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 che, per quelle difficoltà, rischiava addirittura la cancellazione.

Oggi possiamo a pieno titolo affermare che il lavoro svolto in questo arco di tempo non solo ha risanato la società dal punto di vista finanziario, ma ha soprattutto costruito le nuove fondamenta che quel gruppo dirigente si era posto. La salvaguardia del nome del 𝐌𝐚𝐜𝐨𝐦𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 e del suo titolo sportivo, la ricostituzione del suo 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 come strumento di crescita sportiva e umana dei ragazzi della città e del territorio, la possibilità che la Prima squadra della società alimenti le proprie fila proprio dai ragazzi del vivaio, sono obiettivi in gran parte raggiunti che intendiamo consolidare anche nella stagione 𝟐𝟎𝟐𝟒/𝟐𝟎𝟐𝟓.

Diversi sono i ragazzi che quest’anno, provenienti dalla Categoria Allievi, hanno esordito nel 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 di 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 e numerosi i giovani alla loro prima esperienza agonistica in un Campionato da “grandi” che hanno rappresentato l’ossatura, in termini qualitativi, della squadra che ha affrontato il Campionato appena terminato. Sono i risultati che possiamo mettere nel novero degli esiti positivi di una stagione sfortunata, ma che saranno la base del lavoro che continueremo già da questa settimana. La risposta del pubblico, degli sponsor che ci sostengono e il rispetto che il 𝐌𝐚𝐜𝐨𝐦𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨 riesce a riscuotere in tutti i campi della Sardegna, dimostrano che il lavoro svolto non è stato vano e siamo pronti a ripartire con maggiore determinazione per riportare il Macomer ai livelli anche agonistici che competono al suo blasone e che rispecchino il grande lavoro svolto dall’attuale gruppo dirigente in questi ultimi 8 anni”.

In copertina la formazione esordienti. La società per la sua rinascita punta molto sul settore giovanile.

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